Spesso mi sono sentita dire questa frase: “Fare oggi giorno il fotografo non ha senso, è tempo sprecato perché tutti possono farsi le foto oggi”. Non nascondo che ci sono voluti anni, sacrifici e cedimenti di fede prima di capire che è un’affermazione ignorante e superficiale. Gli insicuri abbandoneranno il campo a gambe levate, è capitato anche a me! Ma se hai una chiamata non c’è niente da fare, la fotografia o qualunque passione tu abbia tornerà a bussare la porta. Dunque il prossimo passo era eviscerare l’affermazione negativa o superficialmente realistica che mi si era presentata, questo comportava un susseguirsi di domande:
Io che tipo di fotografa voglio diventare? Cosa mi appassiona? Di cosa voglio parlare? Cosa vorrei che rimanesse su carta?. Rispondere a questi quesiti a richiesto: Una ricerca interiore, uno sviluppo delle mie capacità, esperienza, trovare delle persone con cui confrontarsi e nel mio caso a richiesto il confronto con il mio ego.
Quindi l’eviscerazione della frase che più spesso vi sentirete dire è questa: Inseguire i propri desideri è difficile e comunque vada ci sarà sempre qualcosa di meglio o qualcosa di peggio o qualcosa che ostacoli le tue passioni, perciò non sprecare tempo è troppo difficile.
Sembro ironica e forse si lo sono, ma in breve lo penso davvero, fare un mestiere che alla base ha l’incertezza e la passione provoca reazioni. No non sarà tutto rosa e fiori, ma la vita è bella perché è complicata anche scegliendo percorsi più “sicuri”. Se devi far fatica e farai fatica in ogni caso, tanto vale rispondere alla tua chiamata,” la vita è una sola” dicono in molti!
Prosegue, la settimana prossima, la questione la fotografia sta morendo?